Finanziamento
Dipartimenti e Centri
DSF
Dipartimento di Scienze del Farmaco
Docenti
Mariagrazia Grilli
Fausto Chiazza
Valeria Bortolotto
Heather Bondi
Durata progetto
La malattia di Parkinson (Parkinson’s Disease, PD) è una patologia neurodegenerativa dall’evoluzione lenta e progressiva, che si manifesta principalmente con un mancato controllo dei movimenti volontari, oltre che con rigidità e tremori. L'età media di esordio della malattia è di circa 60 anni, con una prevalenza pari a 1-2% nella popolazione generale e 3-5% nella popolazione che ha oltre 85 anni.
Le gravi manifestazioni cliniche della patologia sono associate alla degenerazione dei neuroni dopaminergici in un’area del cervello detta sostanza nera (SN). Ad oggi, nonostante la disponibilità di farmaci come la Levo-DOPA e gli agonisti dopaminergici, il trattamento della malattia è esclusivamente sintomatico. Nel giro di alcuni anni, inesorabilmente, la perdita di neuroni della SN ha conseguenze devastanti sulla autonomia e sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Vi è dunque la necessità di identificare nuove molecole capaci di interferire con la progressione della malattia neurodegenerativa.
Questo progetto è supportato da evidenze sperimentali che alcuni recettori per il glutammato detti mGlu3 e localizzati sia a livello delle sinapsi neuronali che sulla glia, abbiano un ruolo protettivo sui neuroni della SN.
Obiettivo specifico del progetto, che vede coinvolti sia ricercatori di ambito medico-biologico che chimico, è verificare se l'attivazione farmacologica dei recettori mGlu3 tramite molecole di nuova sintesi sia in grado di interferire con le alterazioni biochimiche e ultrastrutturali della malattia di Parkinson e con la neuroinfiammazione ad esse associata nella SN.
Secondo l’ipotesi di lavoro da validare ciò potrebbe avvenire anche attraverso il rilascio da parte di cellule non neuronali (glia e cellule staminali neurali) di fattori protettivi e neurotrofici che oltre a prevenire la neurodegenerazione potrebbero anche stimolare la generazione di neuroni nella SN.
Specifico contributo della unità UPO è lo studio degli effetti della modulazione farmacologica del recettore mGlu3 sulla popolazione di cellule staminali neurali presenti nella SN, una nicchia che in condizioni fisiologiche non è neurogenica, e sulla loro comunicazione con gli astrociti che sono in grado di produrre stimoli neuroprotettivi e pro-neurogenici in altre nicchie.
Il progetto vede la collaborazione di diversi gruppi di ricerca con una riconosciuta esperienza nello studio di questi recettori e nello sviluppo di modelli sperimentali in vitro ed in vivo per lo studio della malattia di Parkinson.
Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" (Prof. Ferdinando Nicoletti, Coordinatore e tra i maggiori esperti mondiali di recettori mGlu)
Università degli Studi di PISA (Prof. Francesco Fornai)
Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" (Prof. Robert Giovanni Nisticò)
Università degli Studi di CATANIA (Prof.ssa Maria Angela Sortino)
Università degli Studi di PALERMO (Dott.ssa Virginia Spanò)
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