Progetti Ministero della Salute

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Developing proprietary fluorescent probes targeting high grade gliomas into useful tools for onco-surgery and theranostic

  • Referente scientifico: prof.ssa Garavaglia Silvia 
  • Bando Proof of concept (PoC)
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 170.000 euro. 

Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare inibitori fluorescenti, già brevettati, che identificano selettivamente le cellule staminali tumorali umane che esprimono ALDH1A3. Questi inibitori si legano a ALDH1A3 e identificano cellule tumorali positive in vitro e in vivo. Gli obiettivi includono l'espansione dei test in vivo, la progettazione di nuovi substrati fluorescenti mirati ad ALDH1A3 e altri membri della famiglia ALDH1A, e la complessazione dei composti con gadolinio per la terapia di cattura neutronica. Questi studi dimostreranno il potenziale traslazionale dei nostri composti agli investitori e agli sviluppatori.

 

Identification of common pathogenic mechanisms driving squamous cell carcinomas of the anogenital tract and head&neck region to develop overarching therapeutic strategies 

  • Referente scientifico: prof.ssa Marisa Gariglio
  • Linea 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 269.080 euro.

L’obiettivo del progetto è lo studio dei percorsi di segnalazione coinvolti nella formazione di carcinomi a cellule squamose (SCC), incluso il ruolo di SIRT1 e TERT, e valutare se il loro targeting attraverso la modifica genica sia una strategia efficace contro questi tumori. I carcinomi a cellule squamose del tratto anogenitale e della testa-collo sono influenzati dall'invecchiamento, dal fumo e dall'HPV. Mentre quelli correlati al fumo e all'invecchiamento mostrano mutazioni nei geni PIK3CA e TP53, insieme all'attivazione di TERT, quelli legati all'HPV mostrano inattivazione di p53 e prb da parte delle proteine virali E6 ed E7. 

 

Predicting multiple sclerosis disease activity and progression: development of a prognostic score and decisional support system. PROMISING study 

  • Referente scientifico: Sandra D’Alfonso 
  • Linea 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 189.390 euro

Il progetto PROMISING si concentra sulla creazione di un punteggio prognostico per la sclerosi multipla (SM), una malattia autoimmune e neurodegenerativa del sistema nervoso centrale. Questo punteggio sarà basato su una serie di predittori provenienti dalla genetica, epigenetica, ambiente, biomarcatori e caratteristiche personali dei pazienti. L'obiettivo è fornire un supporto decisionale ai medici e ai pazienti nella gestione della malattia, considerando il suo corso e le varie influenze genetiche ed ambientali.

 

Constitutive activation of the CD49d/CD29 (VLA-4) integrin in chronic lymphocytic leukemia: the other side of B-cell Receptor autonomous signalling

  • Referente scientifico: Gianluca Gaidano 
  • Linea 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 300.000 euro.

Il progetto si concentra sull'effetto di CD49d sulle interazioni microambientali nella leucemia linfatica cronica (LLC), suggerendo che i segnali del recettore delle cellule B (BCR) guidino direttamente l'attivazione costitutiva di VLA-4. Si propone di analizzare i livelli di attivazione di VLA-4 in pazienti con LLC, identificando i meccanismi che ne sono responsabili e correlando questi livelli con l'outcome clinico, specialmente durante il trattamento con ibrutinib. Utilizzando modelli in vitro e murini, si cercherà di chiarire la correlazione tra attivazione di VLA-4 ed espressione di tratti specifici del BCR. L'obiettivo è proporre strategie terapeutiche alternative per migliorare il trattamento della LLC con alta attivazione di VLA-4.

 

Calcineurin inhibition in astrocytes targeted by nanoparticles: a new therapeutic strategy to arrest Alzheimer’s disease progression

  • Referente scientifico: Lim Dmitry 
  • Linea 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 230.000 euro.

La malattia di Alzheimer (AD), che colpisce quasi 50 milioni di persone in tutto il mondo, continua a sfidare le terapie attuali, nonostante il peptide Aß sia stato identificato come causa principale. Si propone, quindi, di esaminare una nuova possibile terapia, focalizzandosi sulla calcineurina (CN), una proteina che diventa iperattiva nella AD, causando disfunzione sinaptica e neuroinfiammazione. Si suggerisce che l’inibizione di CN con FK506 possa invertire questa disfunzione. Si esplorerà l’uso di nanogel carichi di FK506 (FkNGs) per raggiungere direttamente il cervello per trattare la malattia. Gli obiettivi includono la valutazione degli effetti di AstroCN su danni neuronali e attivazione microgliale, l’identificazione dei meccanismi attraverso cui la sua deplezione potrebbe rallentare la malattia, e la convalida dell’efficacia terapeutica dei FkNGs in modelli AD in vivo. Questo approccio sfrutterà una varietà di modelli AD e tecnologie innovative per comprendere meglio la patologia e sviluppare nuove opzioni terapeutiche. 

 

Discovery and validation of protein structural complexes in circulating biofluids as novel biomarkers for early diagnosis, prognosis and therapeutic management of patients affected by neurodegenerative disorders

  • Referente scientifico: Marcello Manfredi 
  • Linea 3. Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT) ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali
  • Il progetto, di durata biennale, ha acquisito un contributo pari a 450.000 euro.

Le malattie neurodegenerative (NDDs) come il morbo di Parkinson (PD), la malattia di Alzheimer (AD), la demenza frontotemporale (FTD) e sclerosi laterale amiotrofica (SLA) coinvolgono la disfunzione progressiva di popolazioni neuronali distinte e condividono l’accumulo di proteine mal ripiegate. Nonostante i notevoli progressi nella ricerca e nel trattamento delle NDDs, mancano cure efficaci e strumenti diagnostici precoci che possano affrontare queste patologie nelle fasi iniziali della neurodegenerazione. di utilizzare una metodologia innovativa basata sulla cromatografia ad esclusione dimensionale, spettrometria di massa e analisi bioinformatica per mappare cambiamenti nei complessi proteici nei fluidi biologici. L'obiettivo è identificare nuovi biomarcatori e ipotesi patogenetiche nelle NDDs e validare tali biomarcatori per migliorare la diagnosi precoce e lo studio della patogenesi e della progressione delle malattie neurodegenerative.