Inclusione

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Promuoviamo attivamente un ambiente accademico inclusivo e diversificato. Valorizziamo e celebriamo la diversità in tutte le sue forme, promuovendo l'equità di accesso e l'opportunità per tutti. Attraverso programmi, iniziative e politiche inclusive, miriamo a creare un contesto in cui ogni individuo si senta rispettato, rappresentato e in grado di contribuire appieno alla ricchezza della nostra comunità.

Sono numerose le forme in cui può manifestarsi la discriminazione contro le persone e la loro conseguente esclusione sociale. Noi cerchiamo di combatterli tutti.

Il Rettore ha delegato la professoressa Roberta Lombardi a seguire la materia.

Funziona il Comitato Unico di Garanzia (CUG), cui ci si può rivolgere se ci si ritiene vittime di molestie, di violenza morale o psicologica, di discriminazione diretta e indiretta relativa al genere, all’orientamento sessuale, all’origine etnica, alla lingua, alla religione, alla disabilità, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e sociali.

 

Sostegno alle disabilità, attenzione ai disturbi dell’apprendimento e ai bisogni educativi speciali

 

Nel mondo una persona su cinque presenta una disabilità. La qualità della vita delle persone è condizionata dal contesto che si trova intorno. Noi abbiamo da sempre curato la realizzazione di un mondo accessibile.

Tutti gli edifici utilizzati garantiscono la possibilità alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungerli, di entrarvi e di fruire degli spazi e delle attrezzature. Ci siamo anche dotati del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), con cui monitoriamo, progettiamo e pianifichiamo interventi che consentano di raggiungere una soglia ottimale di fruibilità per tutti.

Ci siamo dotati di un disability advisor, che aiuta a individuare i bisogni e a definire percorsi personalizzati in base alla tipologia di disabilità. Supportiamo studentesse e studenti con uno specifico servizio di tutorato.

Chi ha una disabilità è aiutato anche con aiuti economici erogati dall’EDISU ed esoneri totali o parziali del pagamento delle tasse.

Abbiamo poi aperto lo Sportello DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), che si occupa di accoglienza, integrazione, orientamento e supporto allo studio.

 

 

Lotta alla povertà

 

Essere un ascensore sociale del territorio vuol dire agevolare il cambiamento di stato sociale e l’integrazione dinamica fra diversi ceti, attività e professioni all’interno della nostra comunità.

Il Piemonte orientale è di per sé una regione ricca, ma deve affrontare serie sfide economiche e occupazionali. Ci sono molte famiglie che presentano un reddito disponibile equivalente inferiore a una soglia di povertà convenzionale.

Noi pensiamo a queste famiglie, alle loro figlie e ai loro figli capaci, che meritano di accedere alla formazione universitaria.

L’EDISU è l’ente che per sua natura sostiene il diritto allo studio con supporti economici (LINK: ) ; borse, rimborsi, esoneri, contributi, prestiti, posti in residenze, mense e quant’altro.

Anche noi, però, diamo il nostro contributo per supportare le studentesse e gli studenti con minori possibilità economiche. Confrontandoci con le università vicine o simili alla nostra, le nostre tasse sono le più basse. Abbiamo istituito una No Tax Area; prevediamo esoneri totali e parziali dal pagamento delle tasse; riduzioni e agevolazioni; sostegni e premi.

Collaboriamo con il Gruppo Città e Territorio e l’Unione Culturale Antonicelli per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della povertà.  

 

Lotta al sessismo, rispetto dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale

 

La discriminazione sessuale è sempre in agguato, corre subdolamente attraverso i pregiudizi, può manifestarsi in diversi contesti.

Il Bilancio di genere è un documento che offre un’ampia rappresentazione della composizione di genere del nostro Ateneo ed è uno strumento essenziale per integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche. Il Gender Equality Plan è, invece, il documento che definisce le nostre strategie per eliminare le asimmetrie di genere, indicando progetti e azioni concrete finalizzate, per esempio, a porre fine alla violenza di genere, a combattere gli stereotipi sessisti, a colmare il divario di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera e a conseguire l’equilibrio di genere nei processi decisionali. Abbiamo anche sentito il bisogno di dotarci di Linee guida per l’uso di un linguaggio non discriminatorio.

Ogni anno, attraverso il CUG, celebriamo con “Storie di donne” la Giornata internazionale della donna (8 marzo) e la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre). Abbiamo inaugurato nella sede del Rettorato la panchina rossa, simbolo della lotta contro ogni violenza nei confronti delle donne. Seminari, happening e video dimostrativi sottolineano l’impegno del nostro Ateneo su questi temi.

Abbiamo aderito ad “Alza lo sguardo…”, corso base regionale di sensibilizzazione degli operatori sanitari nella gestione e nella presa in carico delle donne coinvolte in storie di violenza.

Assicuriamo a tutte le studentesse e a tutti gli studenti in transizione di genere la possibilità di attivare una carriera “alias” che permetta loro di usufruire di un’identità provvisoria che rispecchi il genere d’elezione.

Per la cittadinanza organizziamo cicli di incontri e di lezioni aperte, come “Sguardi di genere sulle sfide del presente”, per approfondire il discorso legato alla cultura di genere nelle sue molteplici sfaccettature.

 

Lotta contro la discriminazione etnica, razziale, di lingua e di religione

 

Il nostro Ateneo si definisce convintamenteopen elaico. Siamo giunti ad avere un’ottantina di nazionalità presenti tra le/i nostre/i iscritte/i. Contiamo il 10% di studentesse e studenti internazionali sul totale della popolazione studentesca.

Siamo tra i firmatari del Manifesto dell'Università Inclusiva, promosso dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Crediamo nella cooperazione allo sviluppo per migliorare le condizioni del sistema globale, in particolare delle aree considerate deboli; per questo aderiamo al Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite.

Aderiamo anche  a RUniPace, Rete delle Università italiane per la Pace, per promuovere la diffusione della cultura e della pratica della pace positiva attraverso la ricerca, la didattica, la formazione e la terza missione.

Siamo membri di Scholars at Risks, la rete internazionale di università nata per favorire la libertà accademica e proteggere gli studiosi in pericolo di vita, o il cui lavoro di ricerca e insegnamento è severamente compromesso.

Siamo profondamente impegnati nella lotta per la scarcerazione di Ahmadreza Djalali, medico iraniano e già ricercatore nel nostro Ateneo, prima di trasferirsi in Svezia, accusato dal regime del suo paese di spionaggio e collaborazione con Israele e, in seguito, condannato a morte

Siamo partner del progetto “Treno della memoria", che propone annualmente un viaggio delle nostre studentesse e dei nostri studenti nei luoghi emblematici della persecuzione del popolo ebraico da parte dei regimi nazista e fascista. Il viaggio viene adeguatamente preparato attraverso un percorso di approfondimento, riflessione e dibattito, che contempla anche simulazioni e role-play.

Siamo capofila del progetto internazionale “Anti-racist pedagogies”, che si propone di definire e generare un “catalogo” di pratiche e modelli per una pedagogia antirazzista della didattica della letteratura degli Stati Uniti in Italia. È destinato agli insegnanti di scuola superiore italiana e ai docenti di letteratura americana in Italia e negli Stati Uniti.

Il dichiararci laici non si sovrappone al rispetto che abbiamo per tutte le religioni. Ne è prova l’International Master in Religion, Politics and Global Society, già giunto alla terza edizione e i numerosi seminari che teniamo ogni anno per la cittadinanza, tra cui quelli in collaborazione con il MEIC Vercelli.

 

Lotta agli stereotipi sull’età

 

L’Aging Project, oltre a essere un progetto sugli aspetti sanitari dell’invecchiamento, ne contempla anche il peso della discriminazione (ageism) e della disabilità. Conferenze aperte alla cittadinanza sono regolarmente tenute per sensibilizzare al tema.

Aging Project